Dicono di noi

Elizabeth, Clare, Brianne, and I met for lunch every day and talked about what happened in the morning, what was challenging, great etc. Together we explored the questions those things brought up. There were a few kids who last year I might have labeled "problem kids," because they were always causing problems such as disrupting the rest of the class. But the other teachers were there to remind me of what we spent a lot of time talking about at camp. First that the personhood, the humanity of the child and all the desires and questions that come with it, must be the beginning of education, before any kind of technique or manipulation. And second, that a problem is the beginning of a question, a desire. Elizabeth might ask what this child wants  and Brianne might ask what we can do to help him end the day knowing that he is loved and not alienated. In all these ways, the way my fellow teachers looked at the children educated myself, as an educator and a person, to see that before all problems there is a person.

Ogni giorno Elizabeth Clare, Brianne e io ci incontravamo per pranzo e parlavamo di ciò che era successo nella mattinata, ciò che era una sfida grande etc. Assieme esploravamo le domande che queste cose facevano emergere. C’erano alcuni bambini che l’anno scorso avrei definito “bambini problematici”, perché loro in continuazione creavano problemi che disturbavano la classe. Ma gli altri insegnanti erano li per ricordarmi ciò di cui avevamo parlato a lungo durante la formazione in montagna. Prima di tutto che la personalità, l’umanità del bambino e tutti i desideri e domande correlate deve essere l’inizio dell’educazione prima di qualsiasi tipo di tecnica o manipolazione. In secondo luogo, che un problema è l’inizio di una domanda, di un desiderio. Elizabeth chiedeva che cosa desiderava questo bambino, Brianne chiedeva cosa potevamo fare per aiutarlo a terminare il giorno sapendo che lui è amato e non alienato. In questo modo, nel modo in cui gli altri insegnanti guardavano ai bambini mi hanno educato, come educatore e come persona, a veder che prima di tutti i problemi c’è un persona. 

Charles Atkisons, Washington D.C. - AMERICAN TEACHER


Il Summer Camp, devo dire ha riscosso molto successo: molti ragazzi della scuola nei loro temi per casa per le vacanze estive hanno proprio raccontato di questa esperienza e di quanto si siano divertiti. Lo spettacolo finale è stato un momento molto bello e ben organizzato, incredibile quanto Emily, Mark e Gina siano riusciti a fare in sole due settimane! Bello anche il tema per il prossimo anno. 

Chiara Passarin, Scuola Don Bosco Legnago, Verona (INSEGNANTE ITALIANA)



I was blessed with team members who all brought different strengths and weaknesses. But our unity came in all of us recognizing where each of us were strong and where each of us were weak. Neither of us could have done the camp without the presence of the other three. The awareness of our weaknesses is what made us strong. What surprised me the most, and what was most unexpected was how I was in front of younger grades. Being a high school teacher, I did not have a lot of experience in teaching the younger grades. But what was most fulfilling for me was being able to teach them and in doing so becoming a kid again myself. There was a freedom in my actions that I hadn't experienced in teaching high schoolers, and the kids brought it out of me. Spending the majority of my mornings prancing around the gymnasium like a zebra chasing all the Lions, elephants, monkeys, and giraffes without a caring how ridiculous I looked. The joy and peace that came in living life as they do was their gift to me, and my task now  is to continue their outlook while in my high school classroom back home.

Sono stata fortunata con gli altri insegnanti perché tutti hanno portato i loro punti di forza e di debolezza. Ma la nostra unità ci ha permesso di riconoscere dove ciascuno di noi era forte e dove ciascuno di noi era debole. Nessuno di noi avrebbe potuto fare il camp senza la presenza degli altri tre. La cosa che mi ha sorpreso di più e che è stata maggiormente inaspettata è come sono stata di fronte ai bambini delle elementari e delle medie. Essendo un insegnante delle superiori non avevo molta esperienza con i studenti più giovani. Ma ciò che mi ha realizzata di più è l’essere stata in grado di insegnare loro e nel far ciò di diventare bambina io stessa. C’è stata una libertà nelle mie azioni che non avevo sperimentato insegnando nelle superiori, e i bambini hanno fatto emergere ciò da me: trascorrendo la maggior parte delle mattine saltellando intorno alla palestra come una zebra cacciando leoni , elefanti, scimmie e giraffe senza preoccuparmi di quanto ridicola apparissi. La gioia e la pace che arrivano vivendo la vita così come la vivono loro, è stato il loro dono a me e il mio compito adesso è quello di continuare questo modo di essere nelle mie classi delle superiori a casa. 

Clare Larkin, Kansas AMERICAN TEACHER


This summer was magic. In every way, the opportunity you gave me to teach in Italy has blessed my life beyond measure. Not only that, but the faith you both had in me to do so was (and is) the greatest gift I could have received within the experience and the many kind friends gained! Oh, those people! Truly some of the finest and kindest teachers, host families, and memories I could have experienced. I missed my Paderno kids at Don Bosco School upon being through, and was worried after traveling between then and session 3 that my energy would lack in Busto, but it blossomed all over again and I could not have fathomed missing the opportunity to know the kids in Busto Arsizio! On our final day teaching in Busto, four sweet kids read a letter out loud to their families in Italian, sharing about each of us with their parents, as well as why they loved having Joe, Carmel, and I as their teachers. Cue my big crying moment! I'll never forget summer 2015! Missing the cabin scenery and memories all the time. :) Hugs from Oklahoma.

Questa estate è stata magica. In tutti i modi, l’opportunità che mi avete dato di insegnare in Italia ha benedetto la mia vita oltre misura. Non solo questo, ma la fiduciua che mi avete dato è stata (ed è) il dono più grande che potessi ricevere nell’ambito dell’esperienza e dei molti amici acquisiti! Oh quelle persone! Realmente alcune dei più belli e gentili insegnanti, famiglie ospitanti e ricordi che potessi sperimentare. Mi sono mancati i miei bambini della Don Bosco di Paderno ed ero preoccupata che le mie energie potessero venir meno a Busto dopo aver viaggiato tra questo e il terzo camp, ma esse sono rifiorite di nuovo e non avrei potuto immaginare di perdere l’opportunità di conoscere i bambini di Busto Arsizio. L’ultimo giorno di insegnamento, 4 care ragazze hanno letto una lettera alle loro famiglie in italiano, condividendo con i loro genitori l’esperienza che hanno avuto con noi tre, così come dicendo perché loro amavano Joe, Carmel e me come loro insegnanti. Il segnale di partenza per il mio grande momento di lacrime. Non dimenticherò mai il 2015! Mi mancheranno sempre lo scenario della casa vacanza in montagna e i ricordi. :) 
Un abbraccio dall'Oklahoma, 

Kristin Stang, AMERICAN TEACHER


This is an experience that I will never forget. I loved teaching and ended up really and truly  loving each and every child and my  host family. It was very hard to say goodbye. I learned so much during my 5 weeks in Italy mentally and spiritually. I truly am so thankful and I hope to come back next summer to help as much as I can.

Questa è un’esperienza che non dimenticherò mai. Ho amato insegnare e ho finito per amare veramente ogni bambino e la famiglia ospitante ed è stato molto difficile dire arrivederci. Ho imparato così tanto durante le mie cinque settimane in Italia, mentalmente e spiritualmente. Sono veramente grata, spero di tornare la prossima estate per dare una mano per tutto ciò che posso.

LeAnna Knigge,  AMERICAN TEACHER


Desidero renderti partecipe della bella esperienza che abbiamo vissuto! Si è creato fin da da subito una bella armonia, un dolce star bene da parte di tutti, senza escludere il fatto che i bambini hanno lavorato e imparato molto! Genitori molto contenti, qualcuno si chiedeva cosa hanno davvero imparato, dimenticando a mio parere il nostro punto di partenza della conoscenza della lingua. Era unanime il desiderio e l’interesse di ripetere l’esperienza l’anno prossimo. Eric e Maria molto carini, preparati! 

Linda Simioni, Lugano, insegnante presso la Scuola San Benedetto INSEGNANTE SVIZZERA


The beginning of the new school year has been great in Wichita, I'm finding that it is so much easier to set clear expectations for my kids because of the skills I learned teaching in Italy. Here are the questions from a couple of weeks ago. One of the things that I loved most about working at camp was the opportunity that I had to develop and deepen relationships through training and camp.  Being able to stay with a host family was an absolutely wonderful experience.  I was so blessed that I was able to get to know such wonderful people. I was the most surprised by how much the kids could learn in a two week camp.  It was amazing to watch the difference between the students at the beginning of the camp and the progress they made by the end of it.

L’inizio del nuovo anno scolastico è stato grandioso a Wichita, sto scoprendo che è molto più semplice porre chiare aspettative per i miei bambini grazie alle skills che ho appreso insegnando in Italia. Una delle cose che io ho amato di più rispetto al lavoro e al camp è stata l’opportunità che ho avuto di sviluppare e approfondire relazioni durante il training e il camp. L’essere stata presso una famiglia ospitante è stata un’esperienza assolutamente meravigliosa. Sono stata fortunata per aver potuto conoscere tali persone meravigliose. Sono stata molta sorpresa di quanto i bambini potessero imparare in due settimane di camp. E’ stato sorprendente vedere la differenza fra gli studenti all’inizio del camp e i progressi che avevano  fatto alla fine di esso.

Katie York, Wichita, KS, Benedictine College


English Camp is great! La presenza di ragazzi Americani per due settimane nella nostra scuola ha aggiunto un tocco di internazionalità, mettendo in agitazione tutta la zona della segreteria che con l'inglese era arrugginita, ma mettendo in gioco i ragazzi. E' un'esperienza che  consente di immergerti in una lingua per tutta la giornata. I bambini fanno scuola in inglese svolgendo varie attività: ascoltano storie, cantano canzoni, giocano, dipingono e ballano tutto in inglese. Ogni anno l'English camp è organizzato seguendo un nuovo curriculum didattico: quest'anno il tema era South-West U.S.A. Alla fine delle due settimane noto che i bambini hanno una notevole confidenza con la lingua: se all'inizio si avvicinano timidamente ai ragazzi americani preferendo mangiare tra di loro, dopo qualche giorno li invitano a prendere il gelato e a fare un giro turistico di Lodi alla fine della giornata. Non son certo dei perfect American kids, ma hanno superato il blocco relazionale nei confronti di una persona  straniera e la loro comprensione ha fatto passi da gigante. 

Chiara Fantacci, insegnante di inglese presso l’Istituto Canossa di Lodi


I RINGRAZIAMENTI DI ALCUNI ALUNNI:

Ora vogliamo ringraziarvi per il vostro amore, ma soprattutto per la vostra pazienza e tenerezza che non è mai mancata nel corso di queste due settimane.

Veronica

Joe, sei stato un buon maestro, non solo in geografia, storia e arte, ma anche nel darci consigli ed insegnamenti per la vita.

Caterina

Cristin: tu sei stata l’insegnante di musica migliore al mondo. Mi ricordo quando lanciavi la tua “palla mappamondo” e cominciavi a farci cantare e anche se sbagliavamo non ci sgridavi ed eri pronta ad aiutarci e a farci ritornare più forti di prima.

Franci

Carmel: grazie per la felicità e l’allegria che ci hai donato durante queste lunghe ma bellissime giornate trascorse insieme, soprattutto quando andavamo in cortile a giocare “schiaccia 3”.

Lucia